La datazione degli inchiostri
La datazione di una firma è un metodo parzialmente distruttivo e di conseguenza lo può autorizzare solo un’ordinanza del tribunale.
La datazione delle firme/scritture è difficile da stabilire poiché questa dipende da come è stato conservato il documento.
Le condizioni ambientali alterano i risultati degli esami, ad esempio un documento posto su una scrivania esposta al sole può risultare più vecchio di quello che è in realtà.
Inoltre, non è possibile individuare il giorno esatto in cui il documento sia stato scritto, ma solo il periodo.
Questo esame è eseguibile entro i 5 anni.
Nel caso di firma apposta sotto un testo dattiloscritto sarà necessario eseguire l’esame per la datazione degli inchiostri anche sul testo e/o su eventuali altre firme ivi apposte.
La datazione degli inchiostri è eseguita da un perito chimico che funge da ausiliario del perito grafologo.
In caso questo esame non produca l’effetto desiderato è possibile eseguire un esame grafologico longitudinale in cui si studiano le variazioni di una grafia nell’arco del tempo.
Ovviamente questo esame è più attendibile se eseguito su documenti datati, ma sono necessari molti documenti autografi sottoscritti nel tempo studiato.
Ad esempio questo esame ha successo su documenti sottoscritti trenta anni fa quando il soggetto scrivente aveva cinquant’anni. Va da sé che oggi questo stesso soggetto avrebbe ottant’anni e dimostrerebbe una variazione naturale della scrittura determinata dell’età senile.
Lo studio del caso permetterà di comprendere quale esame eseguire.